Il chengyu 和而不同 trova la sua origine negli Analetti di Confucio (Lunyu, Libro Zilu): “君子和而不同,小人同而不和。”“Il gentiluomo convive in armonia senza uniformarsi; il piccolo uomo uniforma, ma vive senza armonia.” In questa distinzione, 和 (hé) rappresenta un’armonia autentica ottenuta attraverso il rispetto delle differenze, mentre 同 (tóng) denota uniformità spesso priva di coesione. Questo assunto è un pilastro del pensiero confuciano, secondo cui una vera integrazione sociale non richiede l’annullamento delle individualità.
Significato culturale e connessione con l'identità nazionale
和而不同 è divenuto un ideale rappresentativo dell’identità culturale cinese: non una monolitica uniformità, ma un’unione armoniosa di pluralità. In un contesto moderno sempre più globalizzato, questa visione afferma la necessità di salvaguardare le differenze per costruire un’identità collettiva solida e inclusiva. La Cina, con i suoi 56 gruppi etnici, incarna il principio della diversità armoniosa. Ogni gruppo – come i Zhuang, i Dai o i Miao – mantiene le proprie tradizioni, costumi e lingue, contribuendo a un mosaico culturale ricchissimo. Si stima che oltre 1.200 delle oltre 1.700 festività nazionali in Cina appartengano alle minoranze etniche, ognuna con una propria origine o leggenda.
Ad esempio, i Dai celebrano con entusiasmo il Water-Splashing Festival, e i Bai partecipano al Third Month Fair con danze, musica e mercati vivaci.
Queste manifestazioni non compromettono l’identità nazionale comune; al contrario, la arricchiscono. Diversità e unità si compenetrano grazie al principio di 和而不同, che valorizza ogni forma culturale senza compromettere l’unicità.
Applicazioni contemporanee e riflessioni attuali
Nel contesto contemporaneo, questo principio si manifesta anche nelle cerimonie ufficiali: durante le sessioni politiche annuali, i delegati delle minoranze etniche sfilano nei loro abiti tradizionali, offrendo una vivida rappresentazione visiva della Cina multiculturale. Tale pluralità contribuisce all’immagine della nazione unita ma culturalmente ricca.
Il chengyu 和而不同 ci richiama a una comprensione profonda della coesistenza culturale: la vera armonia si edifica sul rispetto della diversità, non sull’omologazione. In un Paese vasto e ricco come la Cina, questa filosofia assume un significato concreto: l’identità nazionale non è un monolite, ma una sinfonia di culture che convivono con orgoglio condiviso.
Consiglio al lettore: quando viaggiate o incontrate culture differenti, cercate non ciò che vi accomuna, ma ciò che vi arricchisce… È nelle differenze che si scopre la vera armonia.
Roberta Galazzo
Origine e interpretazione confuciana: Analetti – Lunyu, Libro Zilu. gushiwen.cnkeywords.china.org.cn
Diversità dei gruppi etnici e festività: Chinahub, TravelChinaGuide, altri. ChiniHubTravel China GuideMade-in-China.comchinatravel.comhellochinatrip.com
奇迹·笨小孩 [noto con il titolo inglese “Nice View” e il doppio titolo tradotto “Miracle-Stupid Kid”] è un film drammatico diretto da Wen Muye e uscito nelle sale cinesi all'inizio del 2022. Ad oggi è possibile goderne la visione su Netflix, iQiyi e Youku.
Il film parla di Jing Hao, un ventenne che si trasferisce a Shenzhen insieme alla sorellina Jing Tong. I due fratelli hanno un rapporto molto stretto, ma anche molto sofferto a causa della malattia congenita al cuore della bambina, ereditata dalla madre. Il dramma principale di questi due fratelli orfani è che Jing Hao deve trovare 350.000 renminbi entro un anno e mezzo per pagare il trapianto di cuore a Jing Tong, pena la sopravvivenza della bambina. Per fare questo, Jing Hao tenta ogni strada possibile con e senza il suo scooter rosso. Per fortuna - e per sfortuna - il ragazzo si ritrova a partecipare alla rivendita di telefoni cellulari difettosi, un mercato molto ampio in Cina: sebbene i telefoni ricevuti presentino dei difetti, una volta riparati e ricondizionati, possono essere rivenduti. Jing Hao vede una grande opportunità per il suo obiettivo di racimolare i soldi. Così decide di prendere un prestito per comprare una grande fornitura di telefoni da riparare e rivendere. Tuttavia, Jing Hao scopre che il governo ha preso misure molto rigide riguardo il mercato dei cellulari ricondizionati, cosa che mette fortemente a rischio il progetto del ventenne.
Jing Hao, però, mosso da un forte perché, non si abbatte, decide di rischiare e fonda una sua compagnia, la Haojing Electronic Components Factory per regolarizzare la sua posizione e riuscire nell'impresa di guadagnare 800.000 renminbi in quattro mesi. A questo punto il gioco si fa molto più difficile: niente personale, né edifici di fabbrica, attrezzature o depositi di pagamento. Qui entrano in scena le persone che lo aiuteranno a salvare Jing Tong, lavorando nella fabbrica di telefonini. Sono personaggi diversi per estrazione sociale, carattere ed esperienze e sembrano non cozzare affatto tra loro, fatto salvo per la loro umanità e volontà ad aiutare i due fratelli.
Liang Yongcheng, un assistente tuttofare di una casa di cura, sposato e senza figli, sviluppa un rapporto genitori-figli con i due fratelli. Wang Chunmei è una madre single rimasta sorda in seguito a un incidente sul luogo di lavoro. A causa di questo viene discriminata da alcuni bulli e in seguito licenziata per non aver firmato un'ingiusta lettera di scuse. Determinata e testarda, aiuta Jing Hao con tutte le sue forze. Per lei c'è anche un tenero risvolto con Zhang Longhao, un giovane lavoratore migrante con un passato in prigione per aggressione. Apparentemente duro e riservato, in realtà è un uomo umile e onesto con un cuore traboccante d’amore, tanto da aver persino adottato un gruppo di cani randagi. Infine Zhang Chao, il cosiddetto 躺平 [giovane disteso], guru degli internet cafè, ex operaio di fabbrica e ora disoccupato. Nonostante le sue idee in disaccordo con Jing Hao, Zhang Chao non abbandona il ragazzo e torna a sostenerlo.
Questo gruppo strampalato e variegato è unito in un meraviglioso obiettivo comune, in cui si uniscono le forze e le capacità per far avvenire un vero e proprio miracolo (da qui il titolo), che non è soltanto salvare Jing Tong: aiutando il prossimo, ognuno riesce a trovare la propria gloriosa salvezza e il senso della propria vita.
Curiosità: Wen Muye è un noto regista, vincitore del miglior debutto alla regia ai 32° Golden Rooster Awards e co-regista di 我和我的祖国 [My People, My Country] insieme a grandi nomi tra i quali Chen Kaige, Wang Ning e Guan Hu. Wang Ning, tra l’altro, è stato uno dei produttori non solo di questo film di debutto, che si è avvalso di numerosi e prestigiosi premi, ma anche di 奇迹·笨小孩, che ha ottenuto la vittoria come miglior regia ai 36° Hundred Flowers Award nel 2022 e la rappresentanza per la Cina come miglior film internazionale ai 95° Academy Awards a Hollywood.
L’attore principale di Nice View, Yi Yangqianxi, conosciuto come Jackson Yee, è anche cantante solista e membro della boy band TFBoys. Tra i suoi successi, The Longest Day in Chang’an e il suo primo film di guerra, The battle at Lake Changjin, del quale ha partecipato anche al sequel. Jackson Yee è stato classificato all’ottavo posto nella lista “Forbes 100 Chinese Celebrities” nel 2019 , mentre si è classificato al primo posto nella stessa lista nel 2020 e 2021. Stando ai media cinesi, Jackson Yee è uno degli artisti con maggiore valore commerciale.
Valeria Pannozzo
Il libro che ti consiglio di leggere questo mese affronta un tema importante, focus di dibattiti degli ultimi decenni.
Da sempre la diversità è stata vista e considerata come una “minaccia” e mai come un vantaggio.
Questo ha portato negli anni a numerosi atti di discriminazione e bullismo, non solo personali, ma anche sociali, economici e politici.
Nel contesto odierno, in cui prevale sempre di più la figura della super potenza economica, l’unità e la coesione vengono messe da parte.
Nel 2020 è stato festeggiato il cinquantenario della ricostruzione dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina, e avrebbe dovuto essere anche l’occasione per celebrare il “patto” di gemellaggio per la cultura ed il turismo tra i due paesi. Tuttavia, la pandemia ha costretto il mondo intero a rivedere i propri piani, a dare priorità alla sfera sanitaria e a stabilire nuove scadenze. Questo, di conseguenza, ha rimandato i due importanti eventi sopra citati per l’anno 2022.
Nel frattempo, però, i rapporti tra il gigante asiatico e l’Occidente si sono fatti sempre più tesi e complessi mettendo in discussione gli obiettivi stabiliti in passato che avevano come obiettivo l’intenzione di raggiungere una cooperazione pacifica e una proficua amicizia bilaterale.
L’autrice del libro, Daniela Caruso, ha creduto invece, fosse necessario, proprio in virtù di questo contesto così teso, promuovere i valori del multilateralismo e ritrovare nella cultura lo strumento di reciprocità, dialogo e diplomazia. Nel 2007, il presidente Hu Jintao aveva sottolineato quanto e come la cultura di un paese fosse fonte crescente di coesione sociale e creatività, nonché anche un fattore di estrema importanza nel rafforzamento del potere nazionale a livello globale. Così è nata la necessità di promuovere all’ esterno un’immagine di identità nazionale forte e coesa, considerando la promozione culturale la base delle nuove relazioni internazionali. A tal proposito, Daniela Caruso ha ricordato il progetto della Via della Seta, strategia culturale con l’intento di implementare la forte identità nazionale della Cina e rafforzare i rapporti commerciali e non solo con l’Occidente ed in particolar modo con l’Italia.
Lo scopo del testo è quello di aprire una discussione sulle sfide della politica culturale nella Cina contemporanea ed esplorare, per quanto possibile, i contesti nazionali ed internazionali che ne influenzano la costruzione.
Possiamo concludere quindi affermando che la cultura popolare cinese è il riflesso di una dualità che integra elementi tradizionali con influenze moderne, riflettendo il desiderio di mantenere e promuovere la propria identità in un mondo sempre più globalizzato.
Veronica Picardi
FONTI
LA CINA TRA IDENTITÀ NAZIONALE E GLOBALIZZAZIONE – Promozione ed impresa culturale come strumenti di diplomazia e coesione sociale di Daniela Caruso
Le melanzane al profumo di pesce o yuxiang qiezi (鱼香茄子) sono una caratteristica ricetta cinese tipica del Sichuan che, contrariamente a quanto sembra suggerire il nome, non contiene pesce.
Il loro nome deriva, invece, dall'ingrediente chiave di questo piatto: la salsa yu xiang.
Yú (pesce) xiāng (profumo) è un condimento della cucina del Sichuan che combina sapori dolci, aspri, saporiti e piccanti. Esso contiene salsa di soia, aceto di Chinkiang, zucchero, pasta di fagioli piccanti fermentati, peperoncino e una generosa quantità di aglio fresco, zenzero e cipolla. Il risultato è una salsa ricca di sapori contrastanti, ma perfettamente bilanciata, che veniva utilizzata principalmente nei piatti a base di pesce per coprirne o attenuarne il sapore, rendendo il piatto molto profumato.
Ma come si è arrivati ad abbinare una salsa pensata per il pesce a delle melanzane?
Ebbene, la leggenda narra che un bel giorno una casalinga, mentre cucinava delle melanzane saltate in padella, decise di riutilizzare, per non sprecarla, la salsa yu xiang avanzata il giorno prima dalla preparazione di un piatto di pesce. Il risultato superò ogni aspettativa, la ricetta fu così gradita che il marito della signora la preferì al piatto di pesce originale. Per questo motivo, questa ricetta fu chiamata “yu xiang qiezi”, ovvero "melanzane al profumo di pesce", in onore della deliziosa salsa.
La salsa yu xiang è quindi il risultato di un incontro di sapori contrastanti: dolce, acido, salato, piccante e aromatico. Questi sapori, apparentemente inconciliabili, si fondono perfettamente nella padella, creando un equilibrio perfetto. Ogni ingrediente, pur mantenendo la propria identità, contribuisce all'armonia generale del piatto. In questo modo, nessun gusto prevale, l'acido non schiaccia il dolce, il piccante non copre il salato e così via.
In sintesi, le melanzane yu xiang ci insegnano che l'armonia non vuol dire necessariamente uniformità, ma valorizzazione e sfruttamento della diversità.
E tu, le hai mai provate? Se sì, raccontaci la tua esperienza nel salotto del Club.
Annamaria Musichini
https://thewoksoflife.com/fish-fragrant-eggplant-yuxiang-qiezi/
https://omnivorescookbook.com/sichuan-eggplant/
In un Paese ufficialmente composto da 56 gruppi etnici riconosciuti, la diversità culturale non è solo un patrimonio da preservare, ma anche un asset da valorizzare economicamente. A partire dagli anni 2000, e con rinnovato slancio nell’epoca post-Internet, le regioni abitate da minoranze etniche – come lo Yunnan, il Guangxi, il Guizhou e il Tibet – sono diventate oggetto di campagne di marketing mirate, costruite attorno a una narrazione turistica esotizzante ma armoniosa. I villaggi etnici vengono trasformati in attrazioni esperienziali, in cui il turista può vivere la cultura locale indossando abiti tradizionali, destreggiandosi tra danze, cucina, e artigianato.
Molte di queste realtà stanno sperimentando strategie digitali per costruire un brand territoriale coerente, anche attraverso social media e piattaforme di viaggio. La diffusione dei self-media – ovvero account personali su piattaforme come Xiaohongshu (小红书), WeChat (微信), Douyin (抖音) – ha aperto nuove possibilità per gli imprenditori e artigiani appartenenti a minoranze etniche. Prodotti come tessuti ricamati a mano, ceramiche o tè sono oggi venduti online con packaging curati, accompagnati da narrazioni visive fortemente emotive.
Questi canali consentono una comunicazione autentica e personalizzata, favorendo una relazione diretta tra produttore e consumatore. Tuttavia, pone anche l’accento sul rischio di banalizzazione culturale: la necessità di semplificare per vendere può ridurre l’identità culturale a uno stereotipo visivo o narrativo.
Parallelamente alla valorizzazione delle culture minoritarie, si è sviluppato un fenomeno definito Guohuo Chao (国货潮) – letteralmente “la moda dei prodotti nazionali” – che si traduce nella riscoperta di marchi locali, tradizioni artigianali e simbolismi culturali cinesi nel consumo quotidiano. Marchi come Li Ning, White Rabbit, o la stessa Nongfu Spring hanno saputo costruire identità visive capaci di evocare un senso di appartenenza nazionale, spesso integrando elementi decorativi presi a prestito dalle minoranze etniche.
Esistono a tal proposito tre fasi di questo processo:
Recupero nostalgico dei laozihao (老字号), marchi storici nazionali.
Rinnovamento estetico e design orientato ai giovani consumatori.
Collaborazione con IP culturali e integrazione nei meccanismi del consumo popolare digitale.
In questo contesto, l’etnicità diventa un elemento estetico, utile alla differenziazione del prodotto in un mercato saturo, e alla costruzione di una narrazione emozionale radicata nella cultura cinese.
Tuttavia, è importante non incorrere in un possibile rischio di riduzione della cultura a prodotto che può portare alla standardizzazione di simboli identitari profondamente diversi, favorendo una “cultura etnica da vetrina” ad uso e consumo del mercato.
Le prospettive più interessanti emergono nei casi in cui le comunità locali sono coinvolte attivamente nella costruzione della propria immagine e dei propri prodotti.
L’identità culturale, in Cina come altrove, non è un dato fisso, ma un processo dinamico dove il marketing gioca un ruolo decisivo: può ridurre la cultura a una caricatura vendibile, oppure trasformarsi in uno strumento per valorizzare la complessità. La sfida, oggi, è quella di costruire un’economia della diversità che sia inclusiva e consapevole.
Chari De Santis
李策. (2023). 《数字时代民族村寨旅游品牌传播策略浅析》. 现代营销 (Modern Marketing).
张淇美. (2023). 《自媒体视阈下民族文化产品的市场营销探析》. 扬州大学.
《中国优秀传统文化与国货品牌融合发展研究》. (2024). Hanspub.
“关于我国民族企业品牌发展的问题分析与对策探讨”. (2018). LunwenData.com.
La musica è una delle più antiche forme di espressione dell’essere umano: un linguaggio universale che trasforma il suono in significato e dà forma alle emozioni. In ogni civiltà, la musica ha rappresentato un ponte tra l’uomo e la realtà che lo circonda, accompagnando riti e celebrazioni.
In Cina, fin dalle dinastie più antiche, la musica con strumenti come il guqin, il pipa o l’erhu è stata considerata espressione dell’armonia universale, strumento per educare e per connettersi con il cosmo. Oggi, nell’era digitale, la musica continua a evolversi senza perdere questa radice profonda, ma con un pizzico di modernità.
Dalle melodie popolari si è passati alle influenze del jazz, del rock e infine dell’hip-hop, generi che hanno offerto alle nuove generazioni un modo diretto per parlare di sé, della propria identità e delle contraddizioni del presente. E’ in questo contesto che troviamo SKAI isyourgod. Nome d’arte di Chen Xukai, nato nel 1998 nella regione del Guandong, la culla della cultura cantonese. Il rapper ha catturato l’attenzione di tutti da inizio di quest’anno, diventando virale su Douyin, Tiktok ed Instagram, guadagnando sempre più fama e l’interesse degli utenti internazionali. Ad oggi conta 4,3 mln di ascoltatori mensili su Spotify.
Le sue canzoni con un ritmo accattivante e con testi facilmente ripetibili hanno iniziato trend in tutto il mondo, facendo conoscere una parte di musica asiatica che va oltre il k-pop. Curiosamente, uno dei suoi brani è diventato virale anche per un fraintendimento linguistico: molti ascoltatori hanno scambiato una parte del testo con “Sushi Don’t Lie”. Un malinteso che, invece di danneggiare la ricezione del brano, ne ha accresciuto la notorietà.
Tra le sue canzoni più gradite c’è 八方来财 (Bai Fang Lai Cai), che letteralmente è tradotta come “La ricchezza fluisce da otto direzioni”. Nella cultura cinese, le otto direzioni rappresentano l'intero universo: nord, sud, est, ovest e le quattro direzioni diagonali. È una benedizione tradizionale che augura a qualcuno prosperità da ogni angolo di vita. Questo brano è diventato virale perché fonde perfettamente l’estetica del rap Memphis con l’uso del cantonese, portando un contenuto culturale genuino.
Analizziamo qualche parte del testo:
一阴一阳之谓道紫气东来 Uno yin e uno yang si chiamano Tao. L'energia viola proviene da est.
In questa strofa, SKAI isyougod mescola simboli tradizionali, come la filosofia del Dao, i simboli dello yin e yang, il presagio della fortuna proveniente da Est. Nell'antica Cina, si credeva che l'apparizione del qi viola indicasse l'ascesa al trono di un sovrano virtuoso o l'arrivo di un leader benevolo. La frase è spesso usata per descrivere momenti di grande positività, fortuna o l'ascesa di figure influenti nella società;
明码标价的那些物非黑即白 Le cose con un'etichetta del prezzo chiara, sono o nere o bianche.
La frase non riguarda semplicemente oggetti fisici ma cose “non negoziabili” e senza ambiguità;
若上颁奖台切莫张灯结彩 Se sali sul podio, non decorare con luci e colori.
E’ un invito a rimanere umili e modesti anche nei momenti di gloria;
八仙桌的收尾少不了空心菜 Il tavolo degli Otto Immortali non è completo senza spinaci d’acqua.
Il “tavolo degli Otto immortali” è un tipo di tavolo tradizionale cinese intorno al quale siedono otto persone, simbolo di convivialità. Gli spinaci d’acqua (letteralmente “verdura dal cuore vuoto”) sono un piatto tradizionale del sud della Cina, rappresentano la semplicità della vita quotidiana e la cultura del sud dalla quale proviene il cantante;
Infine, il ritornello “来财来” Vieni Ricchezza, vieni.
E’ un incantesimo musicale che invoca la prosperità da tutte le direzioni.
Questo brano è diventato virale perché unisce cultura popolare, filosofia e ironia. Parla di identità locale e umiltà, inserita in un contesto di successo e prosperità. SKAI richiama la sua terra e i valori autentici che resistono anche nel lusso e nella fama, unendo sensibilità individuale e identità collettiva. E tu conoscevi già questa canzone?
Chiara Fonti
Pinyin Lyrics 揽佬SKAI ISYOURGOD - 八方来财 (Ba Fang Lai Cai) 歌词 - Pinyin Lyrics 歌词 English Translation
In Cina ogni anno si celebra una delle festività più suggestive di sempre: la Festa di Metà Autunno (中秋节 Zhōngqiū Jié). Si tratta di una delle feste tradizionali cinesi più amate, risalente al periodo Zhou, ed è da sempre un dialogo tra uomo e natura, che va oltre al semplice momento di riunione familiare. La Festa di Metà Autunno cade il quindicesimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare cinese, cioè la notte di luna piena più luminosa dell’autunno. Quest’anno cade di lunedì 6 ottobre, portando tanta gratitudine e unione tra tradizione e affetti personali. Dietro le lanterne, i festoni e i mooncake, vi è una profonda visione cosmica che affonda le sue radici nell’astrologia tradizionale cinese.
Nella cultura cinese la luna rappresenta bellezza, armonia e il ciclo naturale della vita. Il calendario cinese è lunare, e quindi basato sulle fasi lunari dove la luna non segna solo il passare dei mesi ma guida i ritmi della vita.
La luna piena segna la pienezza perfetta, un momento ideale in cui le energie dello yin e dello yang si bilanciano in modo completo. L’astrologia cinese e il feng shui interpretano la luna come simbolo dell’energia yin, oscura, fredda e notturna, che controbilancia la forza solare dello yang. Essa non rappresenta solo un elemento celeste, ma un'energia che permea ogni aspetto della vita, influenzando amore e prosperità. Durante la Festa di Metà Autunno lo yin è al culmine, e il cosmo si trova in uno stato di equilibrio che invita alla calma, alla gratitudine e al ricongiungimento familiare.
Il Feng Shui crede fortemente che lo sfruttamento di queste energie lunari possa migliorare il flusso di energia positiva (qi) all'interno di uno spazio. Quando la luna cresce e cala, influisce sull'equilibrio delle energie yin e yang nell'ambiente circostante. I praticanti del Feng Shui utilizzano questa conoscenza per migliorare il flusso di energia all'interno di uno spazio, per migliorare l'energia positiva e attrarre prosperità nella vita.
Per raggiungere la prosperità, i principi del Feng Shui raccomandano di includere elementi come giochi d'acqua, specchi per richiamare l'abbondanza e piante in aree specifiche delle nostre case o uffici per attirare ricchezza. Allineare i rituali della ricorrenza con i principi del Feng Shui può aiutarti a sfruttare la saggezza del Serpente e il potenziale di crescita dell'elemento Legno, che dominano questo 2025.
Vediamo qualche consiglio per attrarre tranquillità:
Il Festival di Metà Autunno è il momento perfetto per riordinare la casa, specialmente nei settori est e sud-est, che quest’anno sono associati all'elemento Legno.
Decora la casa incorporando colori di buon auspicio, come il rosso e l’oro, ma anche toni che richiamano i colori del legno e del serpente, come il beige e il giallo.
Pratica meditazione attraverso le pratiche di visualizzazione, in particolare quelle incentrate sul lasciar andare il vecchio e abbracciare la crescita, rituali che si allineano magnificamente con l'energia trasformativa del 2025.
Rafforza i legami familiari. La luna piena rappresenta pienezza e unità, così come le festività sono un momento per passare del tempo in famiglia.
Osserva e contempla la luna, decora casa con lanterne e lascia che la luce naturale entri dentro casa.
La Festa di Metà Autunno è quindi per i cinesi un’occasione di celebrazione della loro identità nazionale e delle tradizioni popolari. Si tratta di un momento radicato nelle leggende e nelle storie popolari, come quella di Chang’e, dea che vive sulla luna e simbolo della festa. Il 2025, con la saggezza strategica del Serpente e la crescita espansiva dell'elemento Legno, ci ricorda che l'equilibrio è un processo continuo. Così, nella notte della luna piena più splendente, tra luci artificiali e ritmi frenetici, la Festa di Metà Autunno continua a ricordarci una verità senza tempo: l’armonia tra uomo e natura è il frutto di attenzione, rispetto e partecipazione collettiva.
Chiara Fonti
Moon Phases And Feng Shui: Harnessing Lunar Energies — Feng Shui Mood
Moonlight and Balance: Feng Shui Principles for 2025 During the Mid-Autumn Festival - FengShuiNexus