Perseveranza, determinazione e testardaggine, curiosità, capacità di adattamento e di seguire il flusso degli eventi, auto-consapevolezza e capacità di costruire relazioni senza secondi fini che possono condurre ad opportunità fortuite, ma non troppo, condite con una buona dose di trasversalità, sia a livello personale che nelle competenze acquisite. Questi sono gli elementi chiave che possono fare la differenza nel trasformare un neolaureato in cinese, un giovane “sinologo disperato”, in un professionista del cinese secondo i cinque Sino-Mentor che hanno raccontato le loro esperienze professionali e di vita con la lingua cinese come protagonista a una platea di più di 80 studenti, laureati e professionisti che conoscono la lingua cinese, riuniti a Roma, in presenza e da remoto, sabato 18 novembre per il Sino Gala 2023, l’evento annuale del Club Giovani Amici della Cina.
Il Club è la prima associazione italiana che riunisce giovani italiani che studiano e parlano la lingua cinese con “l’obiettivo di creare una piattaforma di cooperazione, incontro e amicizia” e di mettere insieme i “giovani Marco Polo del nostro tempo” affinché “continuino a essere ponti di contatto e collegamento tra Italia e Cina nel lavoro quotidiano e contribuiscano, con la loro energia e sapere, alla cooperazione negli scambi tra Italia e Cina in tutti i settori”, per dirlo con le parole dell’Ambasciatore della Repubblica Cinese in Italia s.e. Jia Guide, che ha partecipato all’evento.